Il pompelmo è l'unico agrume che si suppone non provenga dall'Asia sudorientale, ma dall'America Centrale. Si dice sia stato scoperto nel 1750, probabilmente a Barbados o alle Bahamas.
È un antico ibrido, probabilmente tra l'arancio dolce e il pomelo, ma da secoli costituisce specie autonoma che si propaga per talea e per innesto.
È un albero sempreverde alto solitamente dai 5 ai 6 metri, ma può raggiungere i 13-15 metri. Le sue foglie sono di colore verde scuro, lunghe (oltre i 15 cm) e sottili. Produce fiori bianchi composti da quattro petali di 5 cm. Il frutto è giallo, di aspetto globoso di diametro di 10–15 cm ed è composto da spicchi incolori. È uno dei più grandi tra i frutti degli agrumi, secondo solo al pomelo, dato che può facilmente raggiungere i due kg di peso, nel qual caso però non viene consumato fresco, ma è destinato all'industria conserviera per la produzione di succo. La buccia del pompelmo è abbondantemente foderata dalla massa spugnosa detta albedo che è però leggermente meno compatta di quella del limone. Per questo motivo il frutto non ha la consistenza del limone, né l'elasticità dell'arancia, il che lo fa spesso sembrare ammaccato.
Ne esistono numerose varietà sia a polpa chiara che pigmentata. Ricco di fibre, di flavonoidi e di vitamine A, B e C, il pompelmo è un valido alleato del fegato e dell’apparato cardiovascolare. Contiene una buona quota di sali minerali, tra cui fosforo, calcio, potassio e magnesio. Il pompelmo stimola la digestione, è quindi consigliata l'assunzione a fine pasto o anche a inizio pasto. Sono inoltre note le sue proprietà "dimagranti", in quanto accelera la trasformazione dei grassi in energia; aiuta inoltre a ridurre i livelli di insulina nel sangue.
In base al colore della polpa si distinguono fondamentalmente due tipologie di cultivars :
1) A polpa bianco/gialla come il Duncan, Oro Blanco, Thompson seedless, White Marsh;
2) A polpa rosata come la Star Ruby.